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giovedì 19 febbraio 2015

RAPPORT TO YOU, RAPPORT TO ME





Prova ad essere il contrario di ciò che sei, dire il contrario di ciò che pensi, fare il contrario di ciò che fai, comportarti contrariamente a chi realmente sei.  

PROVA!cosa SENTI?,cosa VEDI , cosa PERCEPISCI dentro?Si arriva a due bivi,essere amati o essere odiati(quale differenza?).

 Chi ti vuol bene,chi più forte, cercherà di capire il tuo punto di vista,sopporta, comprende, e alla fine stremato si chiede chi sei!? Chi eri?...  

ero un esperimento , per vedere dove la benevolenza può arrivare, il dolore odioso ti fa arrivare,l'amore fa ricordare,quanto può far male il contrario di ciò che sei , sentire dolore per ciò che senti dire, sperimenta nella vita per capire ,per sentire, per provare, scatenare. 

L'odio può scattare nel momento in cui non capisci dove è finito il rapport, ma nel tempo quando capisci,il rapport e' sempre quel che era. 

Il rapport se fai in modo che sia forzato non saprà di nulla mai,il sentirsi libero da costrizioni mentali e di convenienza e' il vero rapport ,che fa sentire la differenza quello che ti fa chiedere chi eri ? Chi sei?perché sei la faccia dell'altra medaglia? 

Questo genera internamente sentimenti (apparentemente)differenti ! E sono tali per un motivo ben preciso , il nostro cervello si autotutela dal dolore che pur di evitarlo genera una sorta di equilibrio per rincuorarsi , salvaguardarsi. 

Ecco perché giudichiamo  i nostri comportamenti in un certo modo giusti e a paragone  un altro  soggetto e' diverso  di giudizio rispetto ad uno stesso comportamento nostro.

Noi non dimentichiamo ,noi non ci sbagliamo quando sentiamo, e' più probabile giustificarsi sbagliati e catapultarsi in altri mondi pensando tutto il contrario di ciò che (È ) ,

 il nostro cervello ha bisogno di rimanere in vita , di non soccombere , noi ci auto - tuteliamo per non soffrire , il nostro cervello cambia tutte le carte in tavola per non morire!.

Rapport to you ,rapport to me!


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